5.26.2010

Brand New

Venerdì esce l'I-Pad in Italia.

Mi incuriosisce sempre cercare di capire se un oggetto nuovo avrà successo oppure no.

In altre parole mi chiedo se è il mercato che crea le necessità o le necessità che creano il mercato.
Poi mi chiedo quali siano le cose che servono e quelle inutili. E cosa fa funzionare una relazione tra un uomo ed un oggetto.

Un PC si sa a cosa serve e perchè esiste. Un televisore pure. E così un telefono, uno smartphone o un monitor.






















Un I-pad lo possiamo immaginare perchè debba esistere. Ma non sappiamo se ciò che ne motiva l'esistenza sia sufficiente a farne un oggetto realmente popolare.

Oppure non sappiamo se questo oggetto corrisponde efficacemente a esigenze reali che pure esistono.
Mi ha incuriosito una cosa che ho sentito una volta sempre in tema di media e loro forme di utilizzazione. E cioè che internet non può funzionare sulla TV perchè il PC lo usiamo stando piegati in avanti (interagendo col mezzo) mentre la TV la guardiamo stando sbracati all'indietro sul divano (guardando passivamente).
E' vero no? Credo che questa semplice osservazione suggerisca qualcosa su come gli uomini si rapportano con gli oggetti e in particolare coi media.
Chissà l'I-pad allora.

4 commenti:

pap ha detto...

la faccenda è complessa anche perchè in realtà, con l'iPad così come con l'iPod anni fa, non si sta parlando di un oggetto.
O meglio: tu pensi che valuti un oggetto.
Ma l'iPod (e ora l'iPad pare) si è portato appresso iTunes, che è stata la grossa botta di Jobs.
E con iTunes è nato un luogo per il commercio di musica digitale prima inesistente.
credo che con l'Ipad vogliano fare lo stesso, ma applicato ad altri media.

Ed io, da quando vedo la gente guardarsi interi film sullo schermetto dell'iPod, mi aspetto qualsiasi cosa.

pap ha detto...

ecco, appunto

http://emmebi-attached.blogspot.com/2010/05/marketing-creativo-le-nuove-strategie.html

GM ha detto...

ok, allora l'ipad sarebbe essenzialmente lo strumento con cui si attinge a un nuovo universo editoriale.
allora possiamo immaginare che (con l'aumento di banda anche wireless) chi fa i giornali diventerà il protagonista. pensa ai giornali sempre più pieni di video audio, multimedia vario, dirette continue da ogni posto di ogni notizia (lo yacht di Nathan). Insomma la vendetta dell'editoria classica che scavalca alla grande la vecchia e statica tv.
per funzionare come lettore di libri secondo me dovrebbe diventare più leggero (pesa mezza chilo). il kindle mi pare pesi meno.
difatto dovrebbe arrivare a pesare non molto più di un libro.

poi si pone il problema se un unico aggeggio grosso che fa le cose che fanno molti aggeggi piccoli e più specializzati (navigatori, ebook, ipod, iphone, etc.) funziona. o se uno preferisce avere di ciascuno il gadget specifico.

pap ha detto...

be'.... oddio, non penso sia un fatto di accumulazione di gadget.
te lo vedi uno girare con l'ipad nel taschino per ascoltarsi Eros Ramazzotti?

Sicuramente i giornali tenderanno ad avvicinarsi a tante piccole CNN.

Quello del peso sarà uno scoglio che verrà presto superato.
D'altra parte vedo il Kindle come "una bozza" di iPad (anche se, dicono, in termini di fatica di lettura non sia decisamente meglio dell'iPad).

Ma per tornare alla tua domanda iniziale: il fatto è che il desiderio umano è un bel macello, soprattutto quando "a servizio" di logiche industriali.
First of all: c'è il marketing a creare domanda dove non c'è, e questo vale per qualcsiasi oggetto di consumo.
Poi fai in modo che un oggetto di consumo finisca in mano ad un modello da imitare, e ti sarai assicurato una buona probabilità di successo.... e questo è ancora marketing.

poi.... non so, devo lavorà!