Venerdì esce l'I-Pad in Italia.
Mi incuriosisce sempre cercare di capire se un oggetto nuovo avrà successo oppure no.
In altre parole mi chiedo se è il mercato che crea le necessità o le necessità che creano il mercato.
Mi incuriosisce sempre cercare di capire se un oggetto nuovo avrà successo oppure no.
In altre parole mi chiedo se è il mercato che crea le necessità o le necessità che creano il mercato.
Poi mi chiedo quali siano le cose che servono e quelle inutili. E cosa fa funzionare una relazione tra un uomo ed un oggetto.
Un PC si sa a cosa serve e perchè esiste. Un televisore pure. E così un telefono, uno smartphone o un monitor.
Un I-pad lo possiamo immaginare perchè debba esistere. Ma non sappiamo se ciò che ne motiva l'esistenza sia sufficiente a farne un oggetto realmente popolare.
Oppure non sappiamo se questo oggetto corrisponde efficacemente a esigenze reali che pure esistono.
Oppure non sappiamo se questo oggetto corrisponde efficacemente a esigenze reali che pure esistono.
Mi ha incuriosito una cosa che ho sentito una volta sempre in tema di media e loro forme di utilizzazione. E cioè che internet non può funzionare sulla TV perchè il PC lo usiamo stando piegati in avanti (interagendo col mezzo) mentre la TV la guardiamo stando sbracati all'indietro sul divano (guardando passivamente).
E' vero no? Credo che questa semplice osservazione suggerisca qualcosa su come gli uomini si rapportano con gli oggetti e in particolare coi media.
Chissà l'I-pad allora.