5.26.2010

Brand New

Venerdì esce l'I-Pad in Italia.

Mi incuriosisce sempre cercare di capire se un oggetto nuovo avrà successo oppure no.

In altre parole mi chiedo se è il mercato che crea le necessità o le necessità che creano il mercato.
Poi mi chiedo quali siano le cose che servono e quelle inutili. E cosa fa funzionare una relazione tra un uomo ed un oggetto.

Un PC si sa a cosa serve e perchè esiste. Un televisore pure. E così un telefono, uno smartphone o un monitor.






















Un I-pad lo possiamo immaginare perchè debba esistere. Ma non sappiamo se ciò che ne motiva l'esistenza sia sufficiente a farne un oggetto realmente popolare.

Oppure non sappiamo se questo oggetto corrisponde efficacemente a esigenze reali che pure esistono.
Mi ha incuriosito una cosa che ho sentito una volta sempre in tema di media e loro forme di utilizzazione. E cioè che internet non può funzionare sulla TV perchè il PC lo usiamo stando piegati in avanti (interagendo col mezzo) mentre la TV la guardiamo stando sbracati all'indietro sul divano (guardando passivamente).
E' vero no? Credo che questa semplice osservazione suggerisca qualcosa su come gli uomini si rapportano con gli oggetti e in particolare coi media.
Chissà l'I-pad allora.

5.25.2010

Solo


Anche lui era un contrabbandiere.
E anche lui, più di una volta, dovette rinunciare al Millenium Falcon.


5.24.2010

Non guardarmi non ti sento

GM,


non noti qualcosa di strano in questo video promozionale su un cestino di rifiuti sonoro?

5.17.2010

Burn out or Fade Away

In un articolo di Jacopo Fo contro l'ideale dell'eroe romantico trovo molti punti di contatti con discorsi analoghi del solito Don Fabio che spesso, ad esempio, confrontava Beethoven (e la sua relativamente scarsa e tormentata produzione) con Mozart (che ha prodotto centinaia di opere, la maggior parte su commissione, pagato dal committente).


Ovviamente non parlo delle parti sui pompini a lingua vorticante.


5.10.2010

Far Away So Close

"L’artista siciliano, proseguendo le ricerche effettuate nel Rinascimento da personaggi della levatura di Luca Pacioli, di Leonardo da Vinci, di Leon Battista Alberti e di Albrecht Dürer, affermava l’esistenza di un canone di bellezza umana assoluto, determinabile mediante l’applicazione di specifiche formule matematiche.
“Divina Proporzione – sosteneva ignis – è Divina Struttura e dà bellezza assoluta: more geometrico demonstrata”.

Tale teoria aveva il suo fondamento nella convinzione che fosse esistito un “tipo primordiale d’uomo”, dalle perfette forme anatomiche, che avrebbe incarnato il canone della bellezza assoluta. [...] Successivamente, l’essere umano si sarebbe più o meno avvicinato o allontanato, secondo vari gradi di approssimazione, da questo “archetipo”."

Stiamo parlando del 1931, mica del 1531.
Neanche un secolo fa.
Eppure certe idee sembrano lontane secoli.
Ed erano in tanti e qualificati ad elogiare quest'opera.

Perchè appena facciamo un passo nel passato, sembra che fossimo capaci di credere alle cose più strane?

5.07.2010

Per chiudere in bellezza

Non so perchè. ma non mi stupisce

Chastity Sun Bono, la figlia dell'attrice Cher, meglio conosciuta come Chaz Bono, è formalmente un uomo. Un giudice in California, ha accolto come legittimi i documenti medici presentati dalla figlia della protagonista di «Stregati dalla Luna» e ha legalmente riconosciuto Chaz Bono come uomo. Lo ha reso noto il sito di spettacolo Tmz, precisando che Chaz Bono aveva presentato la sua richiesta nel marzo scorso. La donna, 41 anni, si era sottoposta a «intervento chirurgico» per cambiare il suo genere sessuale «da femminile a maschile».

Un altro mondo è possibile

Mi onoro di linkare anche questa creazione di Labor/Innova con il supporto di AGT


5.06.2010

Governo Ladro


E allora, non posso che linkare questo

5.03.2010

La gestione del cammello

Coma Blog qui di lato si chiede e si risponde:
“Come fa una persona intelligente a credere in Dio? Non se l’è mai chiesto”

Siccome oggi mi sento in dovere di rispondere ai blog che linkiamo, posto la mia esperienza.

Intanto separo le due parti della questione: credere in Dio (nel senso di una roba trascendente creatrice di questa cosa che ci circonda) e credere nel Dio predicato dalla Chiesa Cattolica.

Per una persona intelligente, la prima questione è la parte più semplice.

Ti guardi attorno, guardi la tastiera del computer su cui stai scrivendo, lo schermo su appaiono le parole e ti dici: “Ma sta roba, da dove viene?”

Puoi rispondere “il caso”, ma il caso da dove viene?
Non c’è necessità alcuna che nel nulla e nel mai pre-Big-Bang dovesse generarsi il Big-Bang stesso.
Non ho trovato libro di astrofisica e fisica delle particelle che vi avesse risposto.
Eppure c’è stato.
Alcuni hanno chiamato in causa l’effetto tunnel, ma l’effetto tunnel si verifica nel laboratorio del prof. Gramazio Tramellini il 16 dicembre del 1984.
E il laboratorio da dove viene? E il prof. Gramazio Tramellini e la sua ulcera perforante che cacchio ci fa nella realtà?

Se poi vogliamo sposare l’idea dell’universo ciclico, direi che stiamo spostando all’infinito il problema.

Per cui una persona intelligente si dice:
“E’ lecito pensare ad un trascendente creatore.
Sì, tanto, se non più, del pensare al caso”.

Altra faccenda è credere al Dio della Chiesa Cattolica.
E starei per rispondere….

Ma me la tengo per un altro post.


P.S. non ho resistito a rinominare il post

5.01.2010

La favola di Adamo ed Eva

Gramellini su vanity fair
"Quando una coppia smette di progettare e comincia ad analizzare i sentimenti, è arrivata alla fine"

Sono completamente a metà d'accordo con il mister.

Nella mia esperienza, è successo spesso che le crisi con la donna che poi ho sposato nascessero nel momento in cui cominciavamo a chiederci: "Ma siamo innamorati? Io ti amo? Tu mi ami?"
Come se la risposta a quelle domande fosse importante.

Le crisi sono scomparse assieme a quella domanda, ma non per la certezza di conoscere la risposta.
Semplicemente, avevamo altro da fare.

Ma penso anche che un bel rapporto possa esser invece minato da quella domanda,

a volte evitabile.