4.21.2010

Carmen

Reminder 2



Volevo leggere come approfondisse due note ( ben note, ormai)
"la scuola, ovunque, si sta oggi misurando con almeno due radicali mutazioni che sono comuni a tutto lo scenario italiano.
La prima mutazione è data dal fatto che è saltato il patto implicito tra scuola e famiglia. I professori di oggi non possono più dare per scontato l’accordo con i genitori dei propri alunni com’era un tempo. [...]
La seconda mutazione sta nel fatto che la scuola non è più il solo luogo dove si accede alle informazioni e ai modi di apprendere. Tutte le discipline sono, infatti, parte della rete e sono accessibili in mille forme, rapidamente. Con la possibilità ulteriore di essere manipolate, variate, confuse, confrontate."


4.19.2010

A immagine e somiglianza

GM, lo ammetto:
non sono riuscito ad approfondire per bene il tuo spunto.
Posso quindi soltanto riportare un pensiero che torna frequentemente.

Tra le parole di riferimento per la Chiesa c'è questa:
"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli." (Mt cap. 5, il discorso della montagna).

Penso che le istituzioni ecclesiastiche si trovino spesso spaccate tra quel desiderio di conservare la propria inattacabilità in quanto portavoce di Cristo nella Storia (e quindi responsabili della SUA immagine nel mondo) e la fiducia che, quando si viene criticati per le proprie posizioni, ciò è misura della fedeltà a quanto predicato da Cristo stesso.

E tante volte temo ci sia solo grande ingenuità e scarso uso di mondo nei momenti importanti.

4.13.2010

4.12.2010

Interpretatio

Secondo i giornali di oggi, la Chiesa avrebbe fornito una (nuova?) interpretazione delle proprie norme in base alla quale vi è sempre l'obbligo di denuncia dei casi di pedofilia.

Due osservazioni:

la prima è che, se questa è una novità, trovo grave che questo non sia stato l'atteggiamento della Chiesa fin dall'inizio. Avrei trovato naturale che, in un contesto come la Chiesa, si considerasse un obbligo morale, molto prima che giuridico, denunciare alle autorità dello stato competenti, e dunque prendere totalmente le distanze, da chi compie reati di quel genere.

A questo proposito segnalo un significativo servizio del febbraio 2009 delle Iene, in cui veniva chiesto a diversi preti cosa fare da parte di una donna che denunciava a loro che suo figlio aveva subiti degli abusi da un altro prete.

La seconda: a ben leggere il testo, vi si trova una previsione che, a mio giudizio, è in parte ambigua, in parte errata e in ogni caso inutile.
La frase dice che: "Civil law concerning reporting of crimes to the appropriate authorities should always be followed".

In primo luogo non capisco perchè si parli di "civil law". In secondo luogo, secondo la legge civile o penale italiana, nessuno ha l'obbligo di denunciare un reato di cui abbia conoscenza, se non in pochissimi ed eccezionali casi, in cui comunque non rientrano i reati cosiddetti di tipo sessuale.

Pertanto, posto che, almeno in Italia, non vi è alcun obbligo di denuncia dì un simile reato, la suddetta previsione o interpretazione non serve a nulla.

Ancora una volta la Chiesa dimostra che non ritiene di dover garantire ed assicurare, che al di là delle proprie investigationes di cui parla quel testo, coloro che sono sospettati di simili orrori siano immediatamente denunciati all'autorità dello Stato.

4.09.2010

UFI?

Secondo la Reuters, il 20% delle persone pensa che gli extraterrestri vivano tra noi.



























Personalmente, di tanto in tanto, mi pare di incontrare qualche terrestre.

Tutti gli altri chiaramente vengono da qualche altro mondo e hanno decisamente sbagliato strada.

Disciplina


Save the children si fa promotrice di questa campagna.
Picchiare i bimbi per educarli, "e non importa quanto lievemente, è sempre un misconoscimento del diritto al rispetto della loro dignità umana ed integrità fisica e mentale".

Suona bene.

Poi mi ricordo come convinsi Marco, con una sculacciata ben assestata sui suoi 12mm di pannolino, a non leccare il pavimento del supermercato.
Avrei potuto convincerlo a parole, forse?
Eppure io mi sono sempre astenuto dal leccare il pavimento della Conad in sua presenza.

« … bisogna guidare i ragazzi a comportarsi bene ricorrendo a consigli e parole, e non, per Zeus!, a percosse o maltrattamenti »
Plutarco, Sull'educazione dei figli, §12

Eppure questa mi sembra un po' tirata per la giacchetta.

O tu: 600-mo visitatore

non è che ti stiamo trascurando o abbiamo dimenticato il blog.
E' che la vita qua fuori ferve.
Nel bene e nel male.

Per esempio, avrei voluto aver tempo di leggere bene sta roba qui.
Ma non sono proprio in condizione!

buona Pasqua, comunque sia.
Che la vita ti sorrida!