10.28.2010

Politics

Dagli ultimi sondaggi risulta che se si andasse oggi alle elezioni, Berlusconi, con buona probabilità, vincerebbe di nuovo.

Ciò nonostante scandali, cattivo governo, leggi ad personam, mancanza di riforme, divisioni interne alla maggioranza.

Il PD sembra scendere verso il 24%. Cioè raggiunge quella soglia di consenso che di per sè annulla il valore stesso del PD, posto che il 24% era più o meno la percentuale dei DS, cioè di uno solo dei due partiti di origine.

A sinistra sembra salire l'astro di Niki Vendola. Che a me pare francamente l'ennesimo miraggio italiano. Capace di rinverdire, con minimi aggiornamenti, i soliti refrain della sinistra da antiquariato, quelle che vive in trance perenne da bella ciao e bandiere rosse al vento. Del tutto incapace di coinvolgere la parte moderata dell'elettorato italiano, nonché di esprimere un'idea di governo credibile e solida.

Dall'altra, pendant perfetto del miraggio vendoliano, il "ragioner" Bersani, concreto fino alla noia, privo di ogni idealità percepibile, del tutto inidoneo a suscitare entusiasmi e rappresentare un orizzonte politico e sociale da raggiungere, anche con la forza, individuale e collettiva, delle emozioni.

E qui veniamo al punto. Razionalità e irrazionalità.

A sinistra, superata l'ideologia, hanno pensato in molti, e di questo Bersani nè è un'ottima espressione, che fosse centrale garantire la Buona Amministrazione. Della serie, la mia ideologia di provenienza è crollata > i miei vecchi ideali non erano buoni > le idealità sono sbagliate/improponibili in sè > basta riuscire a garantire di sapere governare bene, anche perchè ideali nuovi, al momento, non saprei dove e come raccattarli.

Domanda: questo è sufficiente a creare consenso in Italia? Basta questo a creare consenso in un paese che è, via via, rimasto affascinato, cioè non convinto ma sedotto, dai vari Mussolini, Craxi, Berlusconi, cioè personaggi carismatici in grado di fa leva non sulla parte razionale, ma irrazionale del paese?

Io penso che una sinistra moderna, se vorrà uscire dal suo stato di minorità nel paese, dovrà senza timori riuscire a mettere nel piatto anche una parte sognante. Dovrà riuscire a rappresentare anche un orizzonte, un futuro che questo paese e la sua collettività deve raggiungere, un futuro che sia coinvolgente ed emozionante per molti. Deve poterlo fare con la sicurezza, propria prima che di coloro ai quali parla, di non ricadere in alcun modo, nella forma e nella sostanza, nelle vecchie e tramontate ideologie. Ma per fare questo deve avere la voglia e la capacità di parlare di qualcosa di nuovo, che sia credibile ma anche seducente. Reale ma emozionante. In caso contrario, questo paese continuerà ad oscillare tra miraggi vecchi e nuovi, consegnando se stesso di volta in volta al profittatore di turno.

3 commenti:

pap ha detto...

il problema è "parlare a chi"?

Hanno fatto le primarie.

Si è lanciato un Marino che incarnava le idee della sinistra progressista più spinta.

E' rimasto schiacciato tra il ragioniere e la margherita.

perchè?
i grandi ideali non funzionano più, soprattutto in italia, o funzionano per una minoranza.

E le batoste di Obama non aiutano.

E Veltroni che veltroneggia e che cerca di ficcare orizzonti di ampio respiro in ogni scureggetta non ha aiutato.

mi basterebbe AFFIDABILITA' + "UN PO' DI SEX APPEAL"

wersca

pap ha detto...

Secondo me una cerca sinistra progressista (tipo quella bloggara, dei mille, dei Luca Sofri) pensa di essere maggioritaria silenziosa, ma è solo minoritaria.

Ho seguito il Foglio quando hanno fatto la lista pazza alle scorse elezioni.
Arrivavano centinaia di lettere in redazione. Adesioni. Gruppi di supporto.
Pareva dovessero fare il botto.
Hai visto come son finiti?

Non ho la sensazione dei numeri, ma mi sa che solo i Grillini (non intendo gli omo) e i di pietrini porterebbero un po' di volume.
non necessariamente di sinistra.

GM ha detto...

So che il termine "ideali" è stato utilizzato in ogni salsa e risulta stucchevole.

Quello che intendevo dire, è che oltre l'affidabilità (che peraltro il centro sinistra è lontanissimo dall'aver garantito, vedi governi prodi) bisogna saper anche comunicare con forza un progetto complessivo più ampio. Altrimenti sembra solo una riproposizione dei vecchi governi tecnici anni 90.

E' vero che probabilmente Veltroni non è risultato credibile nel fare questo, anche perchè a lui mancava il carattere di novità. era uno sulla scena da 20 anni che recitava la parte del nuovo. E nel farlo, come dici tu, risultava poco credibile.

Sulla sinistra bloggara, non ho dubbi che sia minoritaria. anche perchè alla fine mi pare faccia opinione ma non faccia politica.

Fare politica vuol dire cercare consenso, rendere popolari le proprie idee, entrare in contatto con le persone, andare in giro, ascoltare e riproporre, cambiare le proprie posizioni anche in base al contatto che si ha con le persone.

Stare davanti a un pc a commentare il fatto del giorno è un'altra cosa. utile anche quello, ma è un'altra cosa.