Mi colpisce che la nostra mente è ingannata dal fatto che volutamente le riprese sono artefatte per simulare due effetti:
- l'animazione in stop-motion
- l'impossibilità di mettere a fuoco tutta l'immagine in una ripresa estremamente ravvicinata.
Una realtà ci sembra finta perchè il veicolo per trasmetterla è artefatto così da imitare le limitazioni di un mezzo di ripresa.
Se non avessimo fatto esperienza delle limitazioni insite in certi mezzi di riprendere la realtà, quello che vedremmo sarebbe solo un filmato di scarsa qualità.
E tutto lo stupore sparirebbe.
4 commenti:
A me piace molto quel tipo di foto perke'in realta' rappresenta artificialmente quello che fa la vista. Cioe' tutti noi quando guardiamo un oggetto sfuochiamo cio' che e' più lontano o più vicino. Naturalmente non ci facciamo caso perke cio' che ci interessa vedere e' a fuoco e tanto ci basta. Quando vediamo una foto standard la mettiamo tutta a fuoco e tutti i suoi punti sono stati fotografati a fuoco. Nel caso di queste foto mi pare venga artificialmente rappresentato cio che fa la vista. Dunque finiamo non per vedere una foto di una cosa ma l'immagine di un terzo immaginario fra noi e la realta che guarda una cosa. Noi in pratica guardiamo lo sguardo di uno sulle cose con la sua personale messa a fuoco di cio' che gli interessa.
per ottenere la stessa cosa che dici non basterebbe un "occhio di bue"?
Cioè proprio campo nero con buco sul soggetto preferito?
In realtà qui la bellezza è che si tiene tutto. Ciò che è fuori fuoco viene osservato e contribuisce all'effetto generale.
Guardiamo più di quanto l'osservatore vorrebbe vedere
hai ragione, per fare quello che dico io basta, come si fa in tante foto, mettere a fuoco una parte e fuori fuoco il resto (tipo l'oggetto in primo piano).
la differenza è che in questo caso il fuori fuoco e' circolare, cioè mediamente è a fuoco una parte più o meno centrale del video o della foto e ciò che è attorno no. e forse questo che me lo fa sembrare più simile a ciò che fa l'occhio, ma non so se sbaglio.
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