4.21.2010

Reminder 2



Volevo leggere come approfondisse due note ( ben note, ormai)
"la scuola, ovunque, si sta oggi misurando con almeno due radicali mutazioni che sono comuni a tutto lo scenario italiano.
La prima mutazione è data dal fatto che è saltato il patto implicito tra scuola e famiglia. I professori di oggi non possono più dare per scontato l’accordo con i genitori dei propri alunni com’era un tempo. [...]
La seconda mutazione sta nel fatto che la scuola non è più il solo luogo dove si accede alle informazioni e ai modi di apprendere. Tutte le discipline sono, infatti, parte della rete e sono accessibili in mille forme, rapidamente. Con la possibilità ulteriore di essere manipolate, variate, confuse, confrontate."


2 commenti:

GM ha detto...

Sono interessanti le mutazioni.

è vero che il prof. non può più contare sull'accordo sicuro con i genitori. per andare lontano nel tempo a una situazione opposta, basta pensare ai maestri del libro Cuore che erano i "rappresentanti dello Stato che istruiva" degni di ogni rispetto e ammirazione.

se pensi a come è cambiata l'italia da allora, si capisce anche che i genitori vedono i prof. come qualcuno che fornisce un servizio, spesso neanche troppo apprezzato.

anche la seconda mutazione è verissima. se pensi ai nostri tempi ed alle ricerche delle medie...
internet è una specie di fontana a getto continuo di info. laddove prima, più o meno, si attingeva solo all'enciclopedia di casa, per chi ce l'aveva.
insomma prima c'era carenza di informazioni. ora è diventato fondamentale saper filtrare, altrimenti si viene sommersi dalle informazioni.
allora forse la scuola dovrebbe contribuire ad insegnare questo "filtraggio critico".

esempio tipico: cosa è scienza e cosa non lo è. cosa può essere considerato credibile ed affidabile, perchè studiato, condiviso, discusso, sperimentato e verificato e cosa è frutto di approssimazione, millanteria, leggenda, fantasia, superstizione.

Chissà se a scuola si insegna a distinguere e riconoscere tra le due cose.

pap ha detto...

Ma da cosa dipende questo cambiamento nel rapporto fra cittadini e Stato?

ci vedo molte cose. Da una parte la scolarizzazione stessa.
Mi immagino che in principio i cittadini fossero persone poco istruite, che vedevano nel maestro il rappresentante di una "conoscenza superiore". C'era più soggezione.

Ora, dall'alto della nostra cultura media, si tratta alla pari con gli insegnanti (quando va bene).
Questo, unito con la svalutazione del principio di autorità, facile che porti alla china del "fruitore di servizi con diritto di aver ragione".
Non sono io, men che meno mio figlio: sei tu che toppi! Dimostrami il contrario.
(asnche perchè la prima cosa che scopre un genitore è che le 8 ore di vita scolastica sono un buco nero inconoscibile).

Circa la seconda: veramente, su internet, tutto sembra scienza.
Anche le Chemical Trails.
Forse allora bisogna utilizzare un altro principio per approcciare la massa di informazioni disponibili.

c'era un post del solito Wittgenstein da recuperare.